Hermann Nitsch
ORGELKONZERT | AngelicA 2019

world premiere recording

32 PAGES BOOKLET WITH PHOTOS, TEXTS (english and italian)

Released in 500 copies included a limited edition of 150 copies hand signed by the Artist

Hermann Nitsch
Orgelkonzert

1. Orgelkonzert I
2. Orgelkonzert II
3. Orgelkonzert III
4. Orgelkonzert IV
5. applause

world premiere recording

Hermann Nitsch: organ

Josef Smutny and Leopoldo Siano: assistants at the organ
music by Hermann Nitsch

32 Pages Booklet with photos and texts (english and italian)

text by Hermann Nitsch - liner notes by Leopoldo Siano
photos by Enzo Sbarra, Massimo Golfieri, Massimo Simonini

Produced by Massimo Simonini

Recorded by Roberto Salvati at Basilica di Santa Maria dei Servi, May 25th, 2019, during AngelicA, Festival Internazionale di Musica, twenty-nine years, May 4>31, 2019, Bologna, Italy

Mastered by Bob Drake at Studio Midi-Pyrénées, October 2020, La Borde Basse, Caudeval, France

Cover by Hermann Nitsch - action painting, 2019

Design: Massimo Golfieri, Concetta Nasone

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"No composer could do that and no 'musical' improviser either;
it’s a mystical, spiritual, experiential thing, only he could do that." Chris Cutler

Hermann Nitsch, father of the Viennese Actionism, is one of the most celebrated living artists: his transgressive performances continue to cause quite a stir, and his paintings are exhibited in the most prestigious museums worldwide. His music production, on the other hand, is still relatively unknown to both the public and the specialised press, overshadowed by his fame as a performance artist. And yet his works showcase an astounding mastery of sound matter even in the absence of formal music studies, as demonstrated by this ORGELKONZERT (IDA045), which documents the closing concert of the 29th edition of AngelicA in 2019.

In his quest for the Total Art Work which engages all the senses, Nitsch started to incorporate “choirs of shouters” and bruitist orchestras into his Orgies Mysteries Theatre, in an attempt to evoke the very roots of music - the scream and the Dionysian racket - and to mutually intensify sound and action. And it was precisely in Bologna in 1977 that the Requiem in the Church of Santa Lucia marked a turning point in his use of drones, the long and drawn-out sounds which became a constant in his musical style from then on.

Over the years Nitsch also composed several concert pieces (symphonies for choir and orchestra, string quartets) and held numerous organ recitals. At his concert in Bologna at the Basilica di Santa Maria dei Servi he played the Tamburini opus 544 organ, equipped with approximately 5000 pipes divided into 60 registers: it is the same organ used by Terry Riley and Olivier Latry in 2013, and by Francesco Filidei in a duet with Roscoe Mitchell in 2017 (released on i dischi di angelica - IDA 040) as part of AngelicA’s concerts.

There was no written score for this performance - the only pre-determined characteristic was the general (classic-symphonic) structure in four movements - and Leopoldo Siano and Josef Smutny acted as assistants to his playing technique of employing small wooden boards, thus allowing for the creations of massive clusters.

As the scholar Leopoldo Siano writes in the liner notes: “Nitsch has an unbelievable perception of form. He acts on sound in the same way he would act on blood, flesh and other colourful substances. His approach to sound is exquisitely focused on action.” “Curiously standing somewhere in-between Anton Bruckner and John Cage” his music places itself somewhere halfway “between primordial noise and harmony of the spheres”: it is, indeed “made up not only of an excessive and brutal nature, but also of a contemplative one. One is a counterpart for the other. This can perhaps be better understood by listening to his organ music.”

Released in 500 copies included a limited edition of 150 copies with a special insert hand signed by the Artist.

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"Nessun compositore può riuscirci, e nemmeno un improvvisatore 'musicale'; quello che Nitsch costruisce è un'opera mistica, spirituale, esperienziale, che solo lui poteva immaginare." Chris Cutler

Padre dell'Azionismo viennese, Hermann Nitsch è uno dei più celebri artisti viventi: le sue trasgressive performance continuano a suscitare scalpore, e le sue opere pittoriche sono esposte nelle maggiori istituzioni museali del mondo.
Il suo lavoro musicale continua invece ad essere poco conosciuto dal pubblico e dalle riviste specializzate, oscurato dalla sua fama di performance artist; eppure, senza aver compiuto studi musicali, le sue opere mostrano una padronanza notevolissima della materia sonora, come evidenziato anche da questo ORGELKONZERT (IDA045), che documenta il concerto conclusivo della ventinovesima edizione di AngelicA nel 2019.

Inseguendo un'idea di Arte Totale che coinvolgesse tutti
i sensi, Nitsch iniziò a integrare nel suo Teatro delle Orge e dei Misteri "cori di urlatori" e orchestre bruitistiche, a evocazione delle radici della musica - il grido e il frastuono dionisiaco - e per intensificare vicendevolmente suono e azione. Proprio a Bologna nel 1977, il suo Requiem nella Chiesa di Santa Lucia rappresentò una svolta nell'usare invece i drones, i suoni lunghi e continui che da quel momento diventarono un elemento immancabile del suo stile musicale.

Nitsch ha con gli anni composto anche molte opere concertistiche (sinfonie per coro e orchestra, quartetti d’archi), e tenuto numerosi recital all'organo; nel caso del concerto di Bologna alla Basilica di Santa Maria dei Servi, si trattava dell'organo Tamburini opus 544, dotato di circa 5000 canne suddivise in 60 registri: lo stesso usato anche nei concerti per AngelicA di Terry Riley e Olivier Latry nel 2013, e da Francesco Filidei, in duo con Roscoe Mitchell, nel 2017 (pubblicato su i dischi di angelica - IDA 040).

Non c'era partitura scritta - l’unica cosa predeterminata era la struttura generale (classico-sinfonica) in quattro movimenti - e Leopoldo Siano e Josef Smutny gli fecero da assistenti, per la sua tecnica di suonare l’organo con tavolette di legno, permettendo di creare così dei giganteschi cluster.

Come scrive lo studioso Leopoldo Siano nelle note, "Nitsch ha un incredibile senso della forma. Egli agisce col suono alla stessa maniera di come agisce col sangue, con le carni e con altre sostanze colorate. Il suo è un approccio squisitamente azionistico al suono." "Curiosamente a metà strada tra Anton Bruckner e John Cage", la sua è una musica che si pone "tra rumore primordiale e armonia delle sfere": "infatti in essa non v'è soltanto l’aspetto eccessivo e brutale, ma anche quello contemplativo. L’uno funge da pendant dell’altro. Ciò lo si comprenderà forse al meglio ascoltando la sua musica per organo."

Il cd è pubblicato in 500 copie, di cui 150 contengono un inserto speciale firmato a mano dall'Artista.

Label : "i dischi di angelica” IDA 045